CRONACA
I pm Robledo e De Pasquale hanno terminato l'inchiesta
14 indagati: accuse da falso in bilancio a frode fiscale e riciclaggio
Milano, chiusa l'indagine Mediaset
Berlusconi verso il rinvio a giudizio

Il legale del premier: "Non esistono fondi neri"


MILANO - A quasi quattro anni dall'apertura
dell'indagine, i pm di Milano Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale hanno chiuso il troncone principale dell'inchiesta sulle presunte irregolarit� nell' acquisto di diritti cinematografici da parte di Mediaset. Chiusura in vista della richiesta di rinvio a giudizio di 14 indiziati, tra i quali il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. Le accuse, a vario titolo, sono di frode fiscale, falso in bilancio, appropriazione indebita e solo per alcuni di riciclaggio.

Due anni esatti dopo dall'iscrizione del premier nel registro degli indagati, con la notifica alle difese dell'avviso di chiusura dell'inchiesta le indagini si avviano verso la richiesta di un processo. Richiesta che non riguarda per� i figli di Berlusconi, Marina e Piersilvio e una terza persona, perch� la loro posizione � stata stralciata. Vi sono anche altri due stralci: uno riguarda alcune posizioni minori, l'altro una persona il cui nome e l'accusa formulata nei suoi confronti sono sotto omissis.

Nel primo e principale filone delle indagini sono indagati: Silvio Berlusconi; Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset; Candia Camaggi (dagli anni '80 alla direzione di Fininvest Service di Lugano, ufficio addetto alla gestione dei contratti di acquisto e ai pagamenti dei diritti all'estero), e la sua assistente Gabrielle Galletto; Giorgio Vanoni (funzionario di Fininvest incaricato di seguire l'attivit� delle societ� estere ufficiali e del cosidetto Fininvest B Group); Daniele Lorenzano (responsabile dagli anni '80 degli acquisti di trasmissione sul mercato statunitense per il gruppo Fininvest e in seguito consulente per Mediaset); l'egiziano Agrama Farouk (titolare attraverso fiduciari di societ� estere ad Hong Kong e alle Antille Olandesi e definito "socio occulto" di Berlusconi). E ancora il banchiere italo-svizzero Paolo Del Bue della Arner Bank (avrebbe operato come fiduciario della famiglia Berlusconi); Carlo Rossi Scribani (responsabile relazioni clienti della Arner fiduciaria); Erminio Giraudi; Giorgio Dal Negro (presidente della societ� Green Communication e "socio occulto" di Lorenzano); Manuela De Socio (impiegata della Arner Bank); Marco Colombo (titolare di Promociones Catrinca e anche lui "socio occulto" di Lorenzano), e David Mills. Quest'ultimo secondo gli inquirenti avrebbe "costituito e gestito per conto di Silvio Berlusconi un complesso sistema di trusts e societ� off-shore denominato Fininvest B Group".

Le indagini vennero aperte nel giugno del 2001 in seguito alla trasmissione da parte delle autorit� elvetiche dei conti bancari delle societ� off-shore Century One e Universal One presso la Banca Svizzera Italiana di Lugano. Conti chiesti negli anni precedenti nell'ambito dell'inchiesta sul consolidato Fininvest.
Da qui, dopo rogatorie in tutto il mondo (dal Regno Unito alle Bahamas, dalle Isole Vergini Britanniche agli Stati Uniti, da Guernsey a Malta e all'isola di Man) i due pm sono arrivati a confezionare le prime conclusioni, condensate in una ventina di pagine.

L' appropriazione indebita: secondo la Procura gli indagati a partire dal 1988 "si appropriarono di risorse finanziarie della Societ� Fininvest Spa e, dal '95, di Mediaset spa effettuando plurime operazioni di trasferimento di ingenti somme di denaro - aventi la clausola in tutto o in parte fittizia del pagamento dei diritti televisivi - dai conti correnti della Silvio Berlusconi Finanziaria SA (dal 1995 Societe Finaciere Investissement) e dai conti correnti della societa' International Media services Ltd (posseduta da Mediaset al 99%) a favore dei conti bancari gestiti da fiduciari di Berlusconi", e dei conti delle societ� di Agrama, di Lorenzano, e intestati a societ� di comodo.
Gli inquirenti in questo capitolo parlano di 276,9 milioni di dollari, 9,4 miliardi di lire, 13,5 milioni di franchi svizzeri, 2 milioni di franchi francesi, 548.000 fiorini olandesi, a cui si aggiungono altre somme ancora da "quantificare".

La frode fiscale: per l'accusa ammonterebbe a oltre 120 milardi di lire. Sarebbe stato usato un sistema "elaborato negli anni '80, e da allora costantemente seguito fino al '95".

Il falso in bilancio: sarebbe stato praticato, secondo l'inchiesta, per mascherare "ingenti fondi neri allocati in Svizzera, nel Principato di Monaco e alle Bahamas", per una cifra che si aggirerebbe attorno ai 170 milioni di dollari.

L'accusa di riciclaggio riguarda alcuni degli indagati: tra gli altri Del Bue, Mills, Scribani Rossi e Giraudi.
(19 febbraio 2005)