Politica

Decadenza Berlusconi. Rinvio su data e voto segreto. Pd: "Può essere palese". Pdl: "Barbari"

Slitta la decisione su tempi e modalità dello scrutinio. La giunta per il Regolamento si aggiorna al 29 ottobre: no a modifiche. Scontro nella maggioranza. Casini: "Va tutelata persona". M5S: "Votazione palese senza cambiare le regole" Attivisti di Avaaz senza vestiti davanti al Senato

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ROMA - La data ancora non c'è. E anche per conoscere le modalità di voto bisognerà aspettare il 29 ottobre. Ma si possono già escludere modifiche al regolamento del Senato. Sono queste le novità sulla vicenda della decadenza di Silvio Berlusconi, dopo la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama e la riunione della giunta per il Regolamento. Mentre si infiamma lo scontro tra Pdl e Pd dopo le aperture dem al voto palese: "Scelgono la barbarie" - attacca Capezzone.

Slitta la data. Il dato temporale è che la votazione dell'aula sulla decadenza di Berlusconi potrebbe slittare a novembre. La conferenza dei capigruppo ha, infatti, definito il calendario dei lavori fino al 31 ottobre. Ma non ha potuto neanche affrontare la questione che riguarda il Cavaliere. A impedirlo è stato il mancato invio della relazione di Dario Stefàno - approvata ieri dalla giunta delle elezioni - a Piero Grasso.

Giunta si aggiorna al 29 ottobre. L'altro nodo riguardava le modalità di voto: scrutinio palese o segreto. Queste le due opzioni che dividono le forze parlamentari. Decisione rinviata al 29 ottobre quando si riunirà nuovamente l'organismo di Palazzo Madama. E' stata invece scartata la proposta di abolire completamente il voto segreto - lanciata  qualche settimana fa dai parlamentari grillini. "Non è percorribile la strada di una modifica dell'art.113 del regolamento" ha deciso "all'unanimità" la giunta. Lo ha spiegato il presidente della commissione Giustizia Francesco Nitto Palma. Si tratterebbe di "una modifica che ove attuata sarebbe contra personam" - dice il senatore del Pdl.

Discorso diverso è quello sulle modalità di voto. A favore dello scrutinio segreto Pdl e Scelta Civica. Posizione diversa quella del Pd, favorevole al voto palese. Perché  - sostengono i democratici - non si tratta di un voto che riguarda persona (per cui è prevista la segretezza), ma sulla composizione del Senato. "Credo che il regolamento possa essere interpretato a favore del voto palese", ha spiegato il deputato del Pd Dario Nardella a Radio Anch'io, "non è un voto su una persona ma sull'applicazione della legge Severino". Pur restando la facoltà per 20 senatori di chiedere comunque il voto segreto. "Il voto palese garantisce in modo migliore la trasparenza delle decisioni e il Paese", aggiunge il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda.

Pd all'attacco del Pd. Parole che provocano l'irritazione del Pdl. "Se davvero il Pd insisterà per il voto palese sulla decadenza di Silvio Berlusconi, sceglierà la via della barbarie - attacca Daniele Capezzone -. Per evidenti ragioni di odio politico, si prefigurerebbe un precedente inaccettabile rispetto al voto su persone". Non ha dubbi neanche Pierferdinando Casini. "Il regolamento del Senato in questi casi tutela il segreto e va applicato. I principi - ha concluso Casini - non possono essere rispettati in modo più o meno disinvolto a seconda delle persone".

Il 'lodo' M5S. Voto palese dell'aula sulla decadenza di Silvio Berlusconi senza cambiare il regolamento. E' la proposta del M5S. Per esprimere un voto segreto sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, secondo il senatore grillino Maurizio Buccarella "non vi è necessità di modificare il regolamento. Non è un voto sulla persona ma sullo status di appartenenza al plenum del Senato, ecco perché il voto deve essere palese". "Non stiamo parlando di una richiesta di autorizzazione a procedere - ha aggiunto - ma dello status di senatore".


Nudi di fronte al Senato. Prima della riunione della giunta da registrare un'insolita mobilitazione di alcuni esponenti di Avaaz. Alle 12 è iniziatato uno striptease davanti a Palazzo Madama (FOTO). I dimostranti hanno lasciato i vestiti e indossato cartelli per chiedere il voto palese sulla decadenza del Cavaliere.  "Stop al voto segreto". "Non abbiamo niente da nascondere e tu senatore?" e ancora "Berlusconi fuori subito" - alcuni degli gli slogan esposti.
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