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Farhad Khosrokhavar
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I NUOVI MARTIRI DI ALLAH |
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Negli ultimi anni, l’islamismo radicale si manifesta attraverso il martirio
che vede morire per la causa un elevato numero di persone. Cosa spinge
questi candidati volontari alla morte sacra? E chi sono questi nuovi martiri?
Giovani diseredati esclusi dai benefici della modernità, che vivono una
condizione di alienazione, o una minoranza di immigrati che si trovano nel
cuore stesso dell’Occidente e fanno parte di nuove classi medie sospese tra
Oriente e Occidente? A quale delle due categorie appartengono i piloti suicidi
del World Trade Center?
Se i “neomartiri” si identificano con una fantomatica comunità di musulmani
opposta a una comunità non meno fantomatica di miscredenti, risulta più
che mai urgente interrogarsi, al di là della rete deterritorializzata che presiede
a questo tipo di attivismo politico-religioso, sulle forme di soggettività
disposte alla pratica suicida, che esige un grado inaudito di abnegazione e
accecamento. |
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Introduzione
I. L’islam
1. La gihad, guerra santa
2. L’esodo (higra), la chiamata (da‘wa) e la guerra santa (gihad)
II. La comunità nazionale impossibile
1. Il martire iraniano
2. Il martire palestinese
3. Il caso libanese: tra il martirio e la morte assurda
4. Il martire libanese
III. La neo-umma transnazionale: il martire di Al Qaeda
1. Le umma della diaspora
2. Le forme di umiliazione
3. La metropoli mondiale
4. Le forme organizzative delle nuove umma
5. I diversi tipi di attori
6. Le donne escluse dalla morte sacra
7. Il nuovo immaginario globalizzato
Conclusione
Appendice: Ritratti |
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