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Berlusconi a Milano |
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MILANO - "Con questo governo abbiamo fatto un miracolo continuo. Ci presentiamo alle elezione a medio termine con un carniere di successi straordinari". Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi esalta i risultati ottenuti dal suo governo sottolineando che gran parte di questi successi "non vengono riconosciuti dal sistema dell'informazione. L'85% dei giornali è contro di me".
"Abbiamo fatto un mezzo miracolo. I nostri risultati fanno impallidire i governi precedenti" ribadisce il premier a Milano per presentare la candidatura di Ombretta Colli alla presidenza della Provincia.
"Nonostante il mondo sia completamente cambiato dal 2001 a oggi, riusciremo a mantenere punto per punto tutti i cinque impegni promessi" ha sostenuto Berlusconi. "Avevo un impegno nei confronti dei cittadini" ha aggiunto, "e il non realizzarlo non darà a me il diritto di presentarmi alle elezioni".
"Alla sinistra, dei programmi credo non possa importare di meno. Noi della Casa delle libertà invece siamo il nostro programma. In politica è importante mantenere la parola data". Berlusconi sottolinea la "compattezza" della Casa delle Libertà rispetto a una "alleanza sicuramente elettorale" del centrosinistra che nel "Parlamento europeo si dividerà. Non hanno nessun fondamento comune di principi e valori e nessun fondamento di programma".
Riduzione delle tasse per tutti: prima per i meno abbienti, poi per i ceti medi e, infine, anche per i ceti più ricchi. Ma "i ricchi non vanno visti come sfruttatori" ha poi affermato il presidente del Consiglio quando, elencando i numerosi provvedimenti attuati dal governo, si è soffermato sulla politica fiscale. "Ventotto milioni di italiani pagano meno tasse di prima, perché è passato il primo modulo della riforma fiscale. Poi faremo il secondo per abbassare le tasse ai ceti medi e, infine, il terzo per i ceti più ricchi. Che non vanno visti - ha sottolineato Berlusconi - come degli sfruttatori, ma come quegli imprenditori che creano lavoro, risorse e ricchezza. Tutto questo, ha aggiunto Berlusconi, "va contro la sinistra, che ha sempre voluto e vuole più Stato e quindi più tasse".
Berlusconi si è quindi dichiarato "un europeista assoluto", ma è "inconcepibile che gli strateghi europei tengano l'euro così alto: i prodotti dell'area dell'euro costano circa il 25% in più rispetto a quelli dell'area del dollaro".
Il bilancio del premier parla di "un paese ammodernato in tantissime direzioni", grazie anche "a tutti i ministeri che hanno lavorato bene. I nostri risultati fanno impallidire quelli dei governi passati. Abbiamo presentato oltre 500 disegni di legge e stiamo cambiando l'Italia in un modo straordinario".
Berlusconi si è poi lamentato dei tempi per l'approvazione delle leggi: "Dopo che prendo una decisione inizia il confronto con gli alleati e poi una volta che è stata presa una decisione comune dalla coalizione bisogna andare in commissione e poi in Aula. Tutto ciò richiede molto tempo. Poi tocca ai senatori che devono dimostrare di non venire a Roma solo per avere un'amante e quindi cambiano una norma e tutto ricomincia da capo". A questo punto Berlusconi non rinuncia alla consueta battuta, a proposito delle amanti a Roma, aggiunge: "Dopo i 400 chilometri di distanza, il peccato non vale più".
Cosa accadrebbe se la coalizione di centrodestra perdesse alle elezioni Europee? A quest'ultima domanda Berlusconi ha risposto lapidariamente, con un sorriso: "E' una ipotesi della irrealtà, e io non faccio commenti all'irreale. Quella di Prodi è solo un'alleanza elettorale".
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