9 febbraio 2021 - 16:56

Governo Draghi, Berlusconi: «Governo di unità nazionale, non nascerà una maggioranza politica»

Il leader azzurro parla dopo l’incontro con il premier incaricato: «Questo esecutivo nasce come risposta a una grave emergenza e durerà per il tempo necessario a superare questa drammatica crisi sanitaria, sociale ed economica». Bagno di folla all’arrivo a Montecitorio

di Paolo Decrestina

Governo Draghi, Berlusconi: «Governo di unità nazionale, non nascerà una maggioranza politica»
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Una maggioranza non politica, un governo di unità nazionale che non tenga conto di calcoli elettorali, tattiche o interessi di partito. Il ritorno di Silvio Berlusconi a Roma per il secondo giro di consultazioni con Mario Draghi coincide con la decisa conferma del sostegno di Forza Italia al futuro governo. Un esecutivo che dovrà trovare una «risposta all’emergenza» e dovrà durare «il tempo necessario». «Quello che nasce è un governo che si fonda sull’unità del Paese e delle forze politiche senza preclusioni alcune - prosegue Berlusconi -. Abbiamo confermato una risposta unitaria che avevamo chiesto per primi e che trova corrispondenza nell’appello del presidente della Repubblica. Noi faremo la nostra parte con lealtà e spirito costruttivo. La gravità della situazione impone di mettere da parte calcoli, tattiche e interessi elettorali per mettere al primo posto la salvezza del Paese». Un concetto il leader azzurro tiene a sottolineare con chiarezza: «Non nasce una maggioranza politica fra partiti alternativi fra loro per cultura, per storia, per valori di riferimento. È invece la risposta ad una grave emergenza e durerà per il tempo necessario a superare questa drammatica crisi sanitaria, sociale ed economica. Una risposta credibile di fronte all’Europa e al mondo».

Quello di Berlusconi, arrivato alla Camera dall’ingresso laterale di via della Missione è stato un vero e proprio `ritorno´, visto che non metteva piedi a Montecitorio da più di un anno. Ad attendere il presidente di Forza Italia, volato a Roma con il suo aereo, c’era un nugolo di telecamere e microfoni. L’ex premier era entrato all’interno del garage della Camera a bordo dell’auto blu, guardato a vista dai suoi storici body guard ma è voluto uscire a piedi per salutare i cronisti. Non ha resistito e a favore di telecamere tra i flash dei fotografi si è tolto per una manciata di secondi la mascherina Fp2 che indossava. «Buon lavoro a tutti», ha detto il presidente di Fi rivolto ai media per poi rientrare velocemente dentro. Quando Berlusconi è comparso per recarsi da Mario Draghi lo hanno accolto con un sonoro applauso. «Grande Presidente», hanno urlato. E lo hanno accompagnato, quasi scortandolo, fino al corridoio dei busti. Accompagnato da un gruppo di deputati e da Antonio Tajani, Silvio Berlusconi ha salutato brevemente i cronisti in attesa.

Ancora “caos” durante la conferenza stampa di Berlusconi. È servito l’intervento degli assistenti parlamentari della Camera nella Sala della Regina, per dissuadere una trentina di deputati di Forza Italia che volevano assistere alla conferenza stampa del leader azzurro, aperta solo ai media accreditati. Mentre era in corso l’incontro di consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, gli azzurri si sono assiepati di fronte alla Sala della Regina, manifestando l’intenzione di seguire la conferenza stampa, finché sono intervenuti gli assistenti parlamentari, chiarendo che la capienza del locale non lo consente, per le restrizioni anti-Covid.

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